Computer quantici e soggettività temporale: la nascita della Quantum Computer Music

Data la vasta mole di calcolo che un algoritmo per la soggettività dell’interpretazione musicale, richiederebbe, si potrebbe iniziare a pensare all’algoritmo stesso pensato e scritto per un computer quantistico; utilizzando solamente in parte tecniche informatiche oggi in uso. Si potrebbe far si che esso possa stabilire attraverso il concetto della superposizione dei qubit, l’interpretazione e l’esecuzione realizzata ad hoc per ogni soggetto (ascoltatore) che stia utilizzando l’algoritmo allo stesso tempo. Il concetto di superposizione nei computer quantici, permette infatti di utilizzare un qubit che non abbia un valore che corrisponda ai soli 0 ed 1 (valore di on, off o vero, falso nell’informatica di oggi) ma che le possibilità di calcolo possano rimanere nella sfera di tutti gli stadi di valori intermedi rappresentabili computazionalmente.

Ciò permetterebbe dunque di interpretare gli elementi musicali, per ogni soggetto, in tempo reale. Potendo sfruttare un principio di base del funzionamento dei computer quantici nella maniera per cui esso è stato pensato.

Quest’esempio rappresenta ovviamente una delle miriadi di possibilità che un computer quantico potrebbe aiutarci a realizzare a livello musicale, e ovviamente il fatto di poter pensare a catene di qubit che possano assumere valori complessi e non in stati di soli vero e falso, aprirebbe le porte della scienza computazionale a nuove interpretazioni della Computer Music, verso un’idea di Quantum Computer Music.

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Il processore quantico Google Sycamore, protagonista a Ottobre 2019 della dimostrazione della supremazia quantistica rispetto ai computer tradizionali.

La necessità di pensare nuovamente alla programmazione computazionale in veste di nuovi strumenti che non si conoscono a pieno, ricorda molto ció che avvenne alla musica dopo il passaggio alla Musica Elettronica. I concetti sia ideologicamente che produttivamente possono dunque fondersi per due cause diverse, ma che possano lavorare all’insegna dell’innovazione in campo scientifico-tecnologico ed in ambito artistico-musicale, tanto più dopo aver avuto la conferma della supremazia quantica sui computer tradizionali.

Il tempo musicale, come luogo componibile e creativamente vuoto prima del suo ordinamento artistico, si presta a queste nuove scoperte tecnologiche, la capacità di un computer realizzato attraverso la nuova tecnologia quantica, potrebbe portare in un prossimo futuro(più vicino di quello che ci immaginiamo) alla capacità di gestione e manipolazione dei fononi.